Tram: arrivano gli shelter delle fermate

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Dopo aver documentato l’installazione dei pali luce presso le fermate della linea tranviaria n.1, vi mostriamo oggi alcune immagini circa la posa degli “shelter”. Non sono altro che degli armadietti che conterranno i quadri tecnologici di ciascuna fermata.

Ci troviamo lungo via G. Di Vittorio

 

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9 Thoughts to “Tram: arrivano gli shelter delle fermate”

  1. peppe2994

    Li hanno installati fino al capolinea. Sono molto resistenti dovrebbero resistere ai vandali, contrariamente ai semafori tutti da ripristinare e possibilmente da cambiare. Tutti i pulsanti per la chiamata pedonale sono stati distrutti. Maledetti vandali 🙁

  2. Metropolitano

    Vorrei dire qualcosa su questo argomento: data la zona, hanno pensato alla sorveglianza per prevenire forme di vandalismo prima ancora che li mettano in funzione con la inea in servizio ?

  3. …una domanda, quei “parallelepipedi” obliqui, rossi, lungo i binari, che sembrano una scaletta a pioli, cosa sono?

  4. peppe2994

    Sono i supporti per la catenaria ancora da fissare in via definitiva. Sono solo poggiati.

  5. mediomen

    servono per la risalita dei cavi di alimentazione della linea di contatto, se li vedete “storti” è perché devono essere ancora strapiombati.

  6. Esatto, confermo mediomen

  7. gaetano73

    speriamo non se li fottano per venderli come ferro vecchio…a Palermo ormai rubano anche i tombini di ghisa!!!

  8. Francesco81

    confermo anch´io nei pressi della fermata Bacile tutti i pulsanti dei semafori distrutti in alcuni parti mancano giÀ i primi bulloni della cancellata protettiva! Siamo sempre al solito perdiamo tempo e abbandoniamo le opere senza alcuna manuntezione e sorveglianza e arrivereremo lontano….e ancora non È cominciato! Se ció che viene vandalizzato viene lasciato come le opere del parco del foro italico non durerà molto… vergogna seconda circoscrizione assente e incompetente come da tradizione!

  9. huge

    Le recinzioni usate mi piacciono, ma quei pali della luce sono orripilanti. Neanche negli anni ottanta in un’anonima strada di periferia. Possibile che si pensi sempre senza un minimo d’attenzione per l’estetica?

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